
Non è una descrizione della 1° marcia per i diritti civili a Derry del 5 Ottobre 1968. Ma appoggia questa marcia e tutte le altre marce prima del 1972. Le marce erano popolari fra tutti i cittadini e all’inizio, anche i Protestanti vi partecipavano. Erano spesso occasioni di festa perché la gente credeva veramente che potevano realizzare un cambiamento. Questo li faceva sentire in armonia con i propri tempi e con quello che stava succedendo, altrove, nel mondo. Quello che i pittori cercarono di mostrare era il carattere di quelle marce e il tipo di persone che vi prendevano parte, giovani e vecchi allo stesso modo. Ci sono pochi volti noti che sono ancora ricordati da chi vi ha preso parte. L’Associazione per i diritti civili del Nord Irlanda fu costituita nel Gennaio del 1967 in risposta a 4 decenni di discriminazioni Unioniste contro i Cattolici. Aveva cinque richieste:”un uomo un voto” nelle elezioni comunali, la fine della manipolazione dei distretti elettorali; metodi per prevenire discriminazioni da parte delle autorità pubbliche e un indirizzo al quale poter fare delle denunce; buoni stanziamenti per gli alloggi pubblici; abrogazione degli “Special Power Acts” e chiusura dei “B Special” che erano una polizia Protestante ausiliaria in forza all’USC, come era anche conosciuto. Politicamente era una reminescenza del Regime del Sud Africa e successivamente rimase una questione polemica nel Nord Irlanda fino ai giorni nostri. Il movimento per i diritti civili nacque nell’età di O’Neill, nel periodo fra il 1963 e il 69, quando il Capitano Terence O’Neill era Primo Ministro del Nord Irlanda. Solo il quarto primo ministro in più di 40 anni di governo Unionista, con la sua retorica di riconciliazione tra Cattolici e Protestanti cambiò rotta rispetto ai suoi predecessori che avevano per lungo tempo promosso il concetto di “Stormont” come autocrazia politica del Protestantesimo. O’Neill fece storia quando invitò l’irlandese Taoiseach Sean Lemass a Stormont nel 1965. Fece arrabbiare i fondamentalisti protestanti quando diventò il primo Primo Ministro che visitò una scuola di un convento Cattolico e strinse la mano ad una suora. Queste pubbliche dimostrazioni di riconciliazione comunque non davano ai Cattolici quello che volevano, cioè diritti civili e uguale partecipazione nel governo del Nord dell’Irlanda. Una nuova generazione di Cattolici che aveva beneficiato dal 1949 del “Education Act” aveva maggiori aspettative. Essi guardarono come il movimento per i diritti civili in America e il movimento studentesco in Francia era sceso nelle strade per ottenere un cambiamento e giunsero alla conclusione che un’azione simile nel Nord dell’Irlanda era la loro unica alternativa. Fu così che la campagna politica per i diritti civili mobilitò i Cattolici per la prima volta dalla formazione dello stato del Nord Irlanda nel 1921. Gli Unionisti imbrogliarono le elezioni limiti elettorali di Derry per salvaguardare il potere del regime. Tale potere fu affrontato per la prima volta il 5 Ottobre 1968 quando NICRA organizzò la sua seconda marcia per i diritti civili. La dimostrazione fu proibita da William Craig che accusò il movimento per i diritti civili di iniziare una politica a favore dell’IRA. La presenza di una singola troupe di fotografi di RTE ( televisione nazionale irlandese ) catturò alcune immagini della brutalità della polizia mentre il RUC colpiva i dimostranti, incluso un numero di importanti politici, fuori dalla strada. L’immagine, trasmessa globalmente, ricordava alla gente la violenza della polizia contro la campagna per i diritti civili dei neri negli U.S.A. I Cattolici Moderati persero tutta la fiducia nel RUC e ciò corrose gravemente il vecchio stato Unionista. Furono organizzate molte altre marce. I Protestanti temevano, comprensibilmente, che i Cattolici stessero progettando una cospirazione congiunta per distruggere le loro provincie. Il mezzo televisivo, come in America, si rivelò essere un’arma formidabile per la causa di giustizia e libertà.
"Noi volevamo che fosse chiaro che le prime marce per i diritti civili erano simili ai festival di strada per il loro carattere positivo. Penso che ci siamo riusciti. Politici, insegnanti, giovani ed anziani erano tutti presenti".
"Noi volevamo che fosse chiaro che le prime marce per i diritti civili erano simili ai festival di strada per il loro carattere positivo. Penso che ci siamo riusciti. Politici, insegnanti, giovani ed anziani erano tutti presenti".
BELLISSIMO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
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