
La rappresaglia dell'IRA Provvisoria, sebbene militante e offensiva, non fu nel complesso politicamente rivoluzionaria ma quasi interamente cattolica. L’azione politica socialista fu riservata al PD o al gruppo di studenti marxisti della Queen’s University di Belfast, il cui obiettivo era l’unione, attraverso la protesta di massa, della classe operaia protestante e cattolica. Cathal Goulding divenne capo di stato maggiore dell’IRA Ufficiale dal 1969 al 1972, immediatamente dopo la scissione dell’IRA in due fazioni, l’IRA Ufficiale e l’IRA Provvisoria. Goulding era un fervente socialista che credeva che la classe lavoratrice fosse stata volutamente divisa dalle religioni antagoniste per impedirne l’unione, un´idea che aveva spaccato l'IRA in due, insieme alla sua generale mancanza di fiducia nel conflitto armato come soluzione del problema. La rottura dell’IRA era avvenuta esattamente lungo tali direttrici, con gli "Stickies", o l’IRA Ufficiale, che mantennero il programma rivoluzionario, e con i "Provos", o l'IRA Provvisoria, che portarono avanti il programma nazionalista che era incoerentemente cattolico e anticomunista. I repubblicani socialisti formavano ora l’IRA Ufficiale. Ma, sin dall’inizio, sia l’America che il Vaticano furono preoccupati che l’Irlanda cattolica, terra di santi e di studiosi, diventasse improvvisamente rossa. La possibilità, quantunque remota, di un’altra Cuba in Nord Europa non era da prendere alla leggera; e così la maggior parte degli Irlandesi d'America, di destra e di sinistra, fecero grande attenzione agli sviluppi politici del Nord Irlanda. L’OIRA (IRA Ufficiale) dichiarò un cessate il fuoco nel 1972. La NICRA, dal canto suo, fu un movimento fortemente riformista sebbene il CPI (Partito Comunista d´Irlanda), i cui membri erano meno di un centinaio nella metà degli anni Sessanta, poté contare su di una rappresentanza nell´organizzazione. Con la continuazione dei Troubles, la NICRA venne giudicata sempre più di carattere nazionalista e perciò molti protestanti lasciarono i suoi ranghi; ma il movimento era, in realtà, multi sfaccettato e includeva tutte le sfumature di opinione. Si interessava innanzi tutto dei problemi veri e immediati del lavoro e degli alloggi e le sue decisioni erano influenzate profondamente più dal Movimento dei Diritti Civili e dai suoi sviluppi in America che dagli ideali rivoluzionari del proprio Paese. Fu la NICRA che organizzò la fatidica marcia. Dopo il Bloody Sunday, comunque, l'IRA Provvisoria ebbe il sopravvento e la protesta civile sfociò rapidamente in guerra aperta contro le forze dello Stato. Il Bloody Sunday fu il punto più critico della storia dei Troubles. I ranghi dell’IRA si ingrossarono improvvisamente e la popolazione capì che marciare per i propri diritti, per lo meno a Derry, non poteva più essere fatto. I paramilitari, di entrambe le parti, presero le proprie posizioni e la popolazione, dopo aver perso qualsiasi tipo di fiducia nelle forze dell´ordine e nella giustizia, si rivolse a loro per ottenere protezione. Essi acquistarono il ruolo di mantenimento dell’ordine in tutti i paesi e le città e venivano richiamati regolarmente dalla popolazione per risolvere perfino diverbi familiari e domestici. Le cose non sarebbero state più cosi dal quel giorno in poi. I paramilitari, una volta assaporato il gusto del potere, non erano più in grado di cedere i propri privilegi facilmente e i traffici illeciti iniziarono a prosperare tra i paramilitari di entrambe le parti. Quando la guerra finì nel 1998, molti di loro ripiegarono verso la criminalità organizzata e furono coinvolti nei commerci illegali di droga a Belfast e Dublino. Si potrebbe dire che i Troubles crearono una sorta di Mafia Verde. Il murale "Bloody Sunday" rappresenta il destino della campagna per i diritti civili. Esso mostra la morte di Jackie Duddy. Importanza particolare riveste nell'immagine anche l’ex Vescovo Edward Daly, che fu una delle figure chiave in quel fatidico giorno in cui quattordici Bodgsider persero la vita. Secondo la testimonianza data durante l’inchiesta sul Bloody Sunday, condotta dapprima a Coleraine, poi a Derry e più tardi a Londra, fu dichiarato che Jack Duddy venne colpito da un singolo proiettile che lo trapassò nella parte superiore del petto da destra a sinistra e leggermente in avanti. Quattro testimoni, Edward Daly, allora prete cattolico, Mrs Bonner, Mrs Duffy e Mr Tucker, dichiararono tutti che Duddy era disarmato nel momento in cui gli spararono e che stava scappando dai soldati. Tre di questi testimoni dichiararono di aver visto un soldato prenderlo volutamente di mira mentre Duddy fuggiva attraverso il cortile dei Rossville Flats. Lord Widgery concluse che egli venne colpito da un proiettile indirizzato a qualcun altro. Jack Duddy fu probabilmente la prima persona ad essere uccisa in quel giorno. Due milioni di sterline e un decennio dopo, alla fine del 2008, il comitato che ha cessato le investigazioni nel 2005, doveva ancora rilasciare il verdetto. Il Bloody Sunday segnò effettivamente la fine dell´uso delle manifestazioni di massa in strada per ottenere i diritti civili a Derry e altrove e polarizzò la comunità, portando molti giovani ad abbracciare il repubblicanesimo. Anche questo murale è dipinto in bianco e nero ed è basato su un fotomontaggio tratto da uno spezzone di un filmato. Lo striscione macchiato di sangue sopra il quale si staglia in piedi la figura del soldato dice molto sul prezzo che il popolo paga ovunque per i propri diritti democratici, specie nei luoghi in cui regnano la tirannia e l´oppressione. In termini di spazio mediatico, esso è secondo solo al Petrol Bomber come cronaca di un evento specifico che ha avuto ripercussioni gravissime in Irlanda e altrove e che continua a vivere nella memoria collettiva delle persone. È un evento che costò molte più vite e ha determinato il destino di migliaia di persone.
"Quello che ricordo di più riguardo a questo murale, è il fatto di averci lavorato fino a notte fonda e che la gente del posto, vedendo la situazione, arrivava portandoci le luci in modo che potessimo continuare a lavorare nell'oscurità." (Kevin)
"Quello che ricordo di più riguardo a questo murale, è il fatto di averci lavorato fino a notte fonda e che la gente del posto, vedendo la situazione, arrivava portandoci le luci in modo che potessimo continuare a lavorare nell'oscurità." (Kevin)
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