
Questo murale è stato dipinto nell'ottobre del 1997 per commemorare il venticinquesimo anniversario del Massacro del Bloody Sunday. Gli artisti, come sempre, si consultarono con tutte le famiglie grazie a cui riuscirono ad ottenere le migliori fotografie disponibili delle vittime. Il disegno è semplice: all'inizio della lavorazione era stato scelto un cerchio come struttura che avrebbe incorporato efficacemente i quattordici ritratti delle vittime. I ritratti erano stati dapprima tutti disegnati a parte in larghi fogli di carta dopo aver calcolato l'area appropriata del cerchio e l'area totale che i volti avrebbero occupato se fossero stati dipinti in modo che si potessero vedere nel modo migliore. I volti sono stati poi posizionati e allungati in modo strategico, dando speciale risalto ai più giovani mentre i volti più anziani hanno la funzione di circondarli dando l'idea di cura genitoriale. Ci sono quattordici foglie che all’esterno del cerchio, una foglia per ogni vittima. Tom dice: "Il colore principale, una tonalità di rosso (che successivamente è stato sbiadito), risultò essere la parte più delicata, dal momento che un rosso troppo sgargiante o saturo avrebbe avuto l'effetto opposto a quello che ci eravamo prefissati. Volevamo un rosso che fosse leggero e soave, detto in una parola. Il dipinto sarebbe stato poi definito in rapporto simbolico col Bloody Sunday. Come tutte le altre cose che abbiamo fatto, volevamo che rimanesse semplice. Qui ci sono le persone che sono morte. Questi sono i loro volti."
"Quello che ricordo di più di questo murale, è che i familiari presero le loro foto originali, quelle che erano appese nelle loro case, tolsero le cornici e ce le consegnarono con cura a noi tre".(Tom)
"Quello che ricordo di più di questo murale, è che i familiari presero le loro foto originali, quelle che erano appese nelle loro case, tolsero le cornici e ce le consegnarono con cura a noi tre".(Tom)
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