sabato 29 agosto 2009

The Peace Mural


Da un programma prodotto dalla BBC World News il 10 agosto del 2004, diretto ad un pubblico di più di 120 milioni spettatori.
“L'ultimo murale di Londonderry chiede la pace. Generalmente i murales di Londonderry marcano il territorio Nazionalista o Lealista. Ma il corrispondente della BBC Denis Murray ha incontrato ora un gruppo di artisti determinati a cambiare le cose”.

"Non è quello che ci si aspetta- e certamente non è quello che io mi aspettavo. L´Irlanda del Nord è tanto ornata quanto tormentata dai murales. Pitture murali sulle pareti degli edifici nelle aeree disagiate dove vive la classe lavoratrice, stanno lì, nel complesso, a marcare il territorio. Il messaggio, abbastanza deliberato, è: " In questo momento tu stai entrando in una zona che appartiene a noi - non a te- o nel linguaggio di chi appartiene all´Irlanda del Nord, "us ones" or "them ones". Il messaggio? Nelle aree repubblicane, se tu sei un Protestante, non sei sicuramente il benvenuto. "Noi siamo gente ribelle, nazionalista, repubblicana e orgogliosa di tutto ciò". Nelle aree lealiste, se tu sei Cattolico, viceversa, non sei il benvenuto. "Noi siamo gente assediata, britannica, fedele alla Corona, e orgogliosi di questo." Consideriamo alcune cose. Persino le pietre del marciapiede nelle aree Cattoliche sono dipinte di verde, bianco e arancione -come la bandiera irlandese-, e di rosso, bianco e blu -come la bandiera britannica- nelle aree lealiste! Per queste ragioni, ho trovato il lavoro dei tre ragazzi di Londonderry, appartenenti tutti alla classe operaia, sorprendente e inaspettato. Si fanno chiamare
The Bogside Artists (Gli artisti del Bogside), e nel corso di 10 anni hanno dipinto una serie di murales che richiamano i momenti drammatici del passato, in quell´area che è famosa in tutto il mondo. Derry per anni è stata il crogiolo dei Troubles. Ma nel 1994, quei tre ragazzi, che sono cresciuti negli anni dei Troubles, e che hanno un dono per l'arte, iniziarono un progetto. Probabilmente non hanno realizzato appieno quello che avevano iniziato, ma hanno dipinto sulle pareti di quegli edifici le cose che li hanno feriti, emozionati e fatti arrabbiare: il Bloody Sunday, in cui 14 persone furono colpite a morte dall´esercito britannico nel 1972 durante una marcia per i diritti civili, gli scioperi della fame, avvenuti nei primi anni 80, durante il quale morirono 10 uomini- e molti di essi basandosi su fotografie o immagini dei telegiornali del tempo. Tom Kelly, suo fratello Willie, e Kevin Hasson sono profondamente seri riguardo al proprio lavoro. Come dice Tom: "Questa è la nostra storia...quei murales sono la nostra front page." Necessariamente il loro lavoro è politico, ma non nel senso di parziale. Non sono assolutamente faziosi, né puri nazionalisti. Se proprio c´è qualcosa, per me almeno -che non sono un critico d´arte- è che hanno catturato una specie di rabbia o ferita universale, per le circostanze e la vita che si sono scagliate su una specifica comunità. Sicuramente è la storia del Bogside - ma soprattutto è la loro storia e non hanno la presunzione di raccontare le storie degli altri. È un lavoro d´amore durato 10 anni. I loro primi lavori sono volutamente monocromatici -brutali e forti- e sono, in termini artistici, figurativi e letterali; l´ultimo, invece, è più simbolico e impressionista. Hanno scelto una griglia di quadrati come sfondo, un tema uguale- i quadrati sono uguali in tutti i punti. E quei quadrati sono intensamente colorati -altra scelta voluta- in modo da produrre un senso di armonia e benessere. Questo lavoro è stato anche posto in modo tale da essere l´ultima cosa che si vede quando si lascia il Bogside. Su questa griglia colorata domina, sovraimpresso, il disegno bianco e stilizzato di una colomba- eterno simbolo di pace- che emerge da una foglia di quercia e che è l´emblema della città e della contea di Derry. Gli artisti del Bogside tengono workshops per i bambini di entrambe le parti della comunità di questa società profondamente divisa. Avevano chiesto ai bambini alcune idee per il murale della pace, e quell´ispirazione fu decisiva per l'ultima parte del loro lavoro pubblico. Questi tre uomini avevano voluto che quest'ultimo murale riassumesse la speranza per il processo di pace, nonostante fosse vacillante e in stallo. Volevano anche che significasse la possibilità di un futuro migliore per la generazione successiva. E chiamarono il loro lavoro, con orgoglio, "The People´s Gallery." (Fine del programma). (BBC.com) La figura centrale della colomba e della foglia di quercia si trovava su una rivista del vecchio college di William, come decorazione della copertina, e da qui è stata ripresa. Dato il numero di colombe che apparivano nei disegni dei bambini, una colomba era inevitabile, per quanto fosse scontata. Quello che la rese irresistibile fu il fatto che il santo patrono di Derry è St.Columba, il cui nome deriva da "columbanus", il nome latino di "colomba". William si ricordò della vecchia rivista della scuola e del suo primo insegnante di arte, Padre Neil McCarron. " Il murale è in parte un omaggio a lui" dice William. "Lui mi insegnò il vero valore del dipingere quale attività spirituale".

"Ho un ricordo speciale dell´esecuzione di questo murale che riguarda il lancio del progetto del murale della pace in una comunità protestante locale, segno per me di anni di lavoro che abbiamo fatto a favore della riconciliazione." (William)

Civil Rights


Non è una descrizione della 1° marcia per i diritti civili a Derry del 5 Ottobre 1968. Ma appoggia questa marcia e tutte le altre marce prima del 1972. Le marce erano popolari fra tutti i cittadini e all’inizio, anche i Protestanti vi partecipavano. Erano spesso occasioni di festa perché la gente credeva veramente che potevano realizzare un cambiamento. Questo li faceva sentire in armonia con i propri tempi e con quello che stava succedendo, altrove, nel mondo. Quello che i pittori cercarono di mostrare era il carattere di quelle marce e il tipo di persone che vi prendevano parte, giovani e vecchi allo stesso modo. Ci sono pochi volti noti che sono ancora ricordati da chi vi ha preso parte. L’Associazione per i diritti civili del Nord Irlanda fu costituita nel Gennaio del 1967 in risposta a 4 decenni di discriminazioni Unioniste contro i Cattolici. Aveva cinque richieste:”un uomo un voto” nelle elezioni comunali, la fine della manipolazione dei distretti elettorali; metodi per prevenire discriminazioni da parte delle autorità pubbliche e un indirizzo al quale poter fare delle denunce; buoni stanziamenti per gli alloggi pubblici; abrogazione degli “Special Power Acts” e chiusura dei “B Special” che erano una polizia Protestante ausiliaria in forza all’USC, come era anche conosciuto. Politicamente era una reminescenza del Regime del Sud Africa e successivamente rimase una questione polemica nel Nord Irlanda fino ai giorni nostri. Il movimento per i diritti civili nacque nell’età di O’Neill, nel periodo fra il 1963 e il 69, quando il Capitano Terence O’Neill era Primo Ministro del Nord Irlanda. Solo il quarto primo ministro in più di 40 anni di governo Unionista, con la sua retorica di riconciliazione tra Cattolici e Protestanti cambiò rotta rispetto ai suoi predecessori che avevano per lungo tempo promosso il concetto di “Stormont” come autocrazia politica del Protestantesimo. O’Neill fece storia quando invitò l’irlandese Taoiseach Sean Lemass a Stormont nel 1965. Fece arrabbiare i fondamentalisti protestanti quando diventò il primo Primo Ministro che visitò una scuola di un convento Cattolico e strinse la mano ad una suora. Queste pubbliche dimostrazioni di riconciliazione comunque non davano ai Cattolici quello che volevano, cioè diritti civili e uguale partecipazione nel governo del Nord dell’Irlanda. Una nuova generazione di Cattolici che aveva beneficiato dal 1949 del “Education Act” aveva maggiori aspettative. Essi guardarono come il movimento per i diritti civili in America e il movimento studentesco in Francia era sceso nelle strade per ottenere un cambiamento e giunsero alla conclusione che un’azione simile nel Nord dell’Irlanda era la loro unica alternativa. Fu così che la campagna politica per i diritti civili mobilitò i Cattolici per la prima volta dalla formazione dello stato del Nord Irlanda nel 1921. Gli Unionisti imbrogliarono le elezioni limiti elettorali di Derry per salvaguardare il potere del regime. Tale potere fu affrontato per la prima volta il 5 Ottobre 1968 quando NICRA organizzò la sua seconda marcia per i diritti civili. La dimostrazione fu proibita da William Craig che accusò il movimento per i diritti civili di iniziare una politica a favore dell’IRA. La presenza di una singola troupe di fotografi di RTE ( televisione nazionale irlandese ) catturò alcune immagini della brutalità della polizia mentre il RUC colpiva i dimostranti, incluso un numero di importanti politici, fuori dalla strada. L’immagine, trasmessa globalmente, ricordava alla gente la violenza della polizia contro la campagna per i diritti civili dei neri negli U.S.A. I Cattolici Moderati persero tutta la fiducia nel RUC e ciò corrose gravemente il vecchio stato Unionista. Furono organizzate molte altre marce. I Protestanti temevano, comprensibilmente, che i Cattolici stessero progettando una cospirazione congiunta per distruggere le loro provincie. Il mezzo televisivo, come in America, si rivelò essere un’arma formidabile per la causa di giustizia e libertà.
"Noi volevamo che fosse chiaro che le prime marce per i diritti civili erano simili ai festival di strada per il loro carattere positivo. Penso che ci siamo riusciti. Politici, insegnanti, giovani ed anziani erano tutti presenti".

The Battle of the Bogside


Il primo murale che divenne noto come "The Petrol Bomber" fu dipinto nell´estate del 1994 per il 25° anniversario della battaglia del Bogside. Fu un successo non solo per gli abitanti del luogo ma ebbe un impatto formidabile anche nel Nord e oltre. L´immagine centrale venne ripresa dalla copertina di un libro pubblicato da Clive Limpkin sulla famosa battaglia. Il ragazzo con la maschera è anche il cugino, dalla parte materna, di Tom e William. Proprio per questo il murale ebbe un significato personale e famigliare almeno per due degli artisti. Tom stabilì, a partire da esso, il modus operandi di tutti i successivi murali, facendo visita a Paddy per assicurarsi la sua autorizzazione ad andare avanti e dipingere il suo "ritratto". Ma il dipinto è tutto fuorché la copia esatta dell´originale. La figura è stata infatti ridotta per entrare nella parete murale e, a sinistra, a metà altezza sullo sfondo, è stato aggiunto il gruppo della polizia. Gli appartamenti di Rossville, che videro gran parte dell´azione, sono stati inclusi perché hanno giocato, anche se in modo passivo, un ruolo fondamentale nella tragedia. Grandi e gonfie nuvole di gas CS (un gas lacrimogeno) sono state aggiunte come elementi significativi nella composizione finale. Il montaggio risultante è un disegno potente che definisce il luogo e la natura dell´evento e ricorda anche alle persone di tutto il mondo il significato della celebre frase di Charles Dickens: " Nel piccolo mondo in cui i bambini conducono la propria esistenza, a prescindere da chi li educhi, non c´è niente di più vivamente sentito o percepito come l´ingiustizia." Questo murale era il primo che si notava non appena si entrava nel Bogside. Ora questo onore spetta al John Hume Mural. Affinchè un murale sia condotto con successo, bisogna tenere in considerazione le restrizioni imposte dalla superficie su cui è dipinto. In questo caso, le grandi aperture tra i mattoni, la grana ruvida del muro stesso e il gran numero di buchi lasciati dalle pallottole, causarono ulteriori problemi. Gli artisti optarono velocemente per il bianco e nero come scelta di colori che avrebbe soddisfatto tanto le richieste locali, quanto la natura tragica dell´argomento come anche il concetto cruciale che vede la storia come registro di qualcosa che è accaduto nel passato. Il cartone completato venne trasferito sul muro, usando il metodo provato e testato dello squaring-up. Il disegno stesso prevede una divisione ad X; e, il canone pittorico noto come la "media aurea", fu usato congiuntamente a queste diagonali per isolare e dare maggior significato agli elementi chiave del dipinto, quali la spilla sulla giacca del ragazzo, la bottiglia che tiene in mano, e il piccolo gruppo in cima agli appartamenti di Rossville. In pratica, il dipinto è classico nel senso più stretto della parola. Tra tutti i murales, è anche uno di quelli che sembra esercitare maggior attrazione, oltre ad essere uno tra i più fotografati nel mondo. Proprio come il David di Michelangelo, che fu introdotto nella nuova Repubblica per dimostrare la "virtus" fiorentina e la fiducia in se stessi, così fa il murale del "Petrol Bomber" rappresentando la lotta per i diritti civili e dando voce alla risolutezza degli oppressi in ogni parte del mondo. La sua popolarità è dovuta a questo. Uno studente di Pechino- o uno scugnizzo delle strade di San Paolo- potrà identificarsi senza alcuna difficoltà con questa immagine. È una poesia visiva composita e che colpisce senza fronzoli ed eccessi, pensata molto chiaramente da tre uomini che sapevano quello che facevano. La considerazione nella quale è tenuto questo murale, dice molto. Dice molto ai critici d´arte. E dice molto riguardo ai nostri valori sociali che ancora propagano la delusione per il fatto che un uomo di lettere merita di essere ascoltato, mentre un uomo illetterato non ha spesso voce in capitolo. Questa è una delle più grandi e forse delle più funeste delusioni della classe media di cui l'umile muralista ha dovuto occuparsi e di cui, in tutto il suo pregiudizio, i Bogside Artists hanno fatto esperienza, a cominciare dalle élite artistiche sia al Nord che al Sud. I tipi snob che passeggiano per le strade di Londra o New York sulla strada della Borsa rovinando la vita ai propri simili, normalmente hanno molti titoli di studio. "Non sono un gentiluomo", scrisse Picasso sulla porta del suo studio. Questo commento non lo avrebbe portato molto lontano nel mondo della politica del Nord Irlanda o del Regno Unito, dove i valori e i pregiudizi borghesi prevalgono ancora. Niente di buono può venir fuori da Nazareth, come niente di buono può di sicuro venir fuori dal Bogside. Nei fatti, la storia chiamerà sicuramente quest'età " L’età del pedagogismo"; un'età in cui l'ingannato e il credulone si sono prostati al culto televisivo del tecnocrate e dell'"esperto" aspettando che questi insegnassero loro a vivere... Gli psicologi, che sono piu sballati dei loro pazienti, danno infiniti consigli sul matrimonio e sulle relazioni personali. E i dottori, che sono conosciuti per far parte di una delle categorie col maggior numero di alcolisti nel paese, ci danno consigli sulla buona salute. Per non parlare del clero dannato che ci dà consigli sulla moralità. E così via. I ragazzi, che non hanno interesse a specializzarsi in qualcosa, vengono ridicolizzati e fatti passare per stupidi solo perchè non hanno una laurea. In Giappone e in altri Paesi, il fallimento accademico porta ogni anno a numerosi esaurimenti nervosi e suicidi. A coloro che si rifiutano di competere, bisogna ricordare che anche loro hanno il diritto di esistere, hanno il diritto di essere rispettati e il diritto di essere felici qualsiasi siano i loro risultati accademici. La magia dell'arte risiede nel fatto che si può dire tutto anche senza proferire parola. Il Petrol Bomber dirà questo, anche dopo che il sole sarà tramontato - e anche dopo che la battaglia della gente del Bogside sarà diventata niente più che una cronaca polverosa per gli accademici e che sarà trasformata da essi in lezioni a beneficio di studenti che potrebbero essere già incorsi nella bugia che è meglio avere una laurea che essere un essere umano decente. La vita e il diritto alla felicità sono ciò che conta veramente. Fortunatamente, ognuno può sempre fare del proprio meglio nella propria professione, sia essa l'arte o il tennis. Per il Nord Irlanda l'unico modo sano di andare avanti è quello di mettere fine, una volta per tutte, all'istruzione segregazionale e all'ideologia che la sostiene. Il mondo dovrebbe almeno prestare ascolto a tutto quello che riguarda l'esperienza del Nord Irlanda.
"Al completamento del murale del Petrol Bomber ho avuto una sensazione spontanea che non fosse la fine di qualcosa di speciale, ma l'inizio di qualcosa di straordinario." (Tom)

The Bernadette Mural


Bernadette Devlin fu eletta in Parlamento per il Mid-Ulster nell'aprile 1969. Aveva solo 22 anni, era la donna più giovane ad aver mai ottenuto un posto alla Camera dei Comuni. Nel '68 era una studentessa di psicologia alla Queens University di Belfast e un membro del People's Democracy Movement. Successivamente sarebbe diventata una delle organizzatrici principali della protesta del 1° gennaio 1969, che trovò la sua Waterloo al Burntollet Bridge fuori Derry. In quel giorno fatidico, la polizia nordirlandese, il RUC (Royal Ulster Constabulary), in collaborazione con la sua forza civile B-Special, attaccò i manifestanti ferendone moltissimi. Migliaia di persone si riunirono in Guildhall Square per salutare i sopravvissuti sanguinanti. Nella città si accesero molti scontri e nelle prime ore del mattino la polizia invase il Bogside picchiando tutti quelli che incontrava e rompendo le finestre al suo passaggio. Il 19 aprile ci fu una battaglia campale con la polizia. Sammy Devenney fu picchiato dal RUC in casa propria e più tardi morì per le ferite riportate. Lo stesso mese Bernadette fu eletta. Lusinghe ed elogi si trasformarono presto in rabbia quando lei prese parte alla battaglia del Bogside il 12 agosto di quell'anno, andando contro ciò che ci si aspetta da una parlamentare. Come i loro colleghi parigini, gli studenti nordirlandesi, specialmente quelli della Queens University di Belfast, si consideravano la falange intellettuale della confusa classe operaia. Erano comunque abbastanza sensibili da identificarsi con la crociata di King, ancora troppo incentrata sulla realtà per riconoscerne i problemi, e al tempo stesso troppo distaccata da essere in grado di riflettere intelligentemente su ciò che poteva essere fatto per cambiare le cose. Meno di una settimana dopo la formazione del PD (People’s Democracy - Democrazia del Popolo) cominciarono i preparativi per la prima marcia per i diritti civili a Derry, in Duke Street, vicino alla stazione ferroviaria nel Waterside. Ma non ebbe mai luogo. La notte prima della marcia la NICRA (Northern Ireland Civil Rights Association - Associazione per I Diritti Civili dell'Irlanda del Nord) voleva annullarla perché il Ministro dell'Interno William Craig aveva emesso un divieto e sembrava certo che ci sarebbe stato uno scontro violento. Dopo molte discussioni si decise di procedere. Accadde l'inevitabile. La polizia, che aveva schierato 130 uomini, si scagliò sulla colonna dei manifestanti senza essere stata provocata. Cento manifestanti su quattrocento furono portati all'ospedale e circa altri cento ricevettero cure in altri luoghi. Le cifre ufficiali parlano di quattro poliziotti feriti e settantasette civili. Altri ancora furono colpiti da due idranti mentre cercavano di attraversare il ponte. Era la prima volta che gli idranti venivano usati a Derry. I tafferugli aumentarono quando le voci di ciò che era accaduto raggiunsero il Bogside e gli scontri continuarono fino alle prime ore del mattino seguente. Le foto del RUC in azione furono pubblicate dalla stampa di tutto il mondo e il Governo britannico dovette sopportare una forte pressione da varie parti che gli chiedevano di avere un ruolo più attivo nel controllo delle sei contee nordirlandesi. L'imminente battaglia del Bogside avrebbe fornito la spinta necessaria per procedere in quella direzione e Bernadette Devlin avrebbe avuto un ruolo fondamentale in questo evento e in quelli successivi. Prima dell’annuale marcia degli Apprendisti del 12 agosto 1969 a Derry, i cattolici moderati avevano chiesto di bandirla. Dopo le brutalità della polizia in Duke Street e Burntollet era chiaro a tutti che la parata sarebbe stata più provocatoria che mai. La notte dell’11 furono costruite le barricate nel Bogside equipaggiate dai repubblicani e dalla neonata Citizens Defence Association (Associazione per la Difesa dei Cittadini). Si stava preparando la scena per la battaglia del Bogside. La battaglia iniziò alle 4 del pomeriggio e durò per 2 giorni. Era tutto un lancio di lacrimogeni, sassi, molotov e barricate. Sia i giovani che gli anziani presero parte agli scontri. Arrivavano camion con mattoni, i bambini correvano con addosso le maschere antigas e casse di bottiglie. Il gas era ovunque. Per anni, fino ad oggi, la gente si è lamentata per i suoi effetti. Si dice inoltre che quel giorno tutti gli uccelli lasciarono Derry e non tornarono più. In tutto ciò, la neoeletta parlamentare del Mid-Ulster guidava le sue "truppe" attraverso un megafono. La sua famosa foto in cui lei distrugge una lastra di pietra avrebbe fatto il giro del mondo. "Tiratele forte e tiratele dritte!", urlava. Funzionò. La polizia si ritirò. Poi arrivarono i B-Special armati fino i denti. La folla comprese che si faceva sul serio e una calma snervante scese improvvisamente. Dopo si scoprì che l’esercito britannico, come la cavalleria venuta a liberare i coloni americani dalla violenza degli Apache, era diretta verso il ponte. I "Boggies" avevano vinto. Stando a Bernadette, l´esercito arrivò non perché l´allora Primo Ministro nordirlandese Chichester-Clark l’aveva ordinato, ma perché l’idea di un esercito privato autodefinitosi B-Special urtava la sensibilità del Primo Ministro britannico Harold Wilson. I Bogsiders, in ogni caso, erano felici di vederlo quel giorno, anche se i più saggi tra loro, tra cui Bernadette, sapevano perfettamente che la calma non sarebbe durata. Presto le truppe furono viste come agenti che proteggevano un Governo di parte che avrebbe dovuto, per legge, essere sospeso, essendo chiaramente un´istituzione non funzionante. Il Bernadette Mural è anche un omaggio al ruolo vitale giocato dalle donne nella lotta per i diritti civili. La prima idea che venne al trio era quella che era arrivata ai giornali di tutto il mondo, la celebre fotografia di Bernadette che distrugge la lastra di pietra. All'epoca William si trovava a non più di due metri da lei. Ricorda: "La cosa che notai fu che la stampa era ovunque. Eravamo su un palcoscenico." Decisero invece di dipingerla come una leader, che è il modo in cui è sempre stata ricordata. "Bernadette al megafono" fu l’immagine scelta. "Fu il primo murale a colori che facemmo", dice Tom. "E dovemmo lavorare con foto in bianco e nero di qualità molto bassa." Aggiunge Kevin: "È un po´ speciale per questo motivo. La incontrammo successivamente e lei scrisse un brano per il nostro primo libro. È una donna eccezionale."
"Questo murale fu una sfida per noi perché fu il nostro primo murale a colori ed ero orgoglioso di come avevamo usato il motivo triangolare. La superficie in mattoni ci ha dato problemi, ve lo assicuro!" (William)

Bloody Sunday-Commemoration Mural


Questo murale è stato dipinto nell'ottobre del 1997 per commemorare il venticinquesimo anniversario del Massacro del Bloody Sunday. Gli artisti, come sempre, si consultarono con tutte le famiglie grazie a cui riuscirono ad ottenere le migliori fotografie disponibili delle vittime. Il disegno è semplice: all'inizio della lavorazione era stato scelto un cerchio come struttura che avrebbe incorporato efficacemente i quattordici ritratti delle vittime. I ritratti erano stati dapprima tutti disegnati a parte in larghi fogli di carta dopo aver calcolato l'area appropriata del cerchio e l'area totale che i volti avrebbero occupato se fossero stati dipinti in modo che si potessero vedere nel modo migliore. I volti sono stati poi posizionati e allungati in modo strategico, dando speciale risalto ai più giovani mentre i volti più anziani hanno la funzione di circondarli dando l'idea di cura genitoriale. Ci sono quattordici foglie che all’esterno del cerchio, una foglia per ogni vittima. Tom dice: "Il colore principale, una tonalità di rosso (che successivamente è stato sbiadito), risultò essere la parte più delicata, dal momento che un rosso troppo sgargiante o saturo avrebbe avuto l'effetto opposto a quello che ci eravamo prefissati. Volevamo un rosso che fosse leggero e soave, detto in una parola. Il dipinto sarebbe stato poi definito in rapporto simbolico col Bloody Sunday. Come tutte le altre cose che abbiamo fatto, volevamo che rimanesse semplice. Qui ci sono le persone che sono morte. Questi sono i loro volti."
"Quello che ricordo di più di questo murale, è che i familiari presero le loro foto originali, quelle che erano appese nelle loro case, tolsero le cornici e ce le consegnarono con cura a noi tre".(Tom)

Bloody Sunday


La rappresaglia dell'IRA Provvisoria, sebbene militante e offensiva, non fu nel complesso politicamente rivoluzionaria ma quasi interamente cattolica. L’azione politica socialista fu riservata al PD o al gruppo di studenti marxisti della Queen’s University di Belfast, il cui obiettivo era l’unione, attraverso la protesta di massa, della classe operaia protestante e cattolica. Cathal Goulding divenne capo di stato maggiore dell’IRA Ufficiale dal 1969 al 1972, immediatamente dopo la scissione dell’IRA in due fazioni, l’IRA Ufficiale e l’IRA Provvisoria. Goulding era un fervente socialista che credeva che la classe lavoratrice fosse stata volutamente divisa dalle religioni antagoniste per impedirne l’unione, un´idea che aveva spaccato l'IRA in due, insieme alla sua generale mancanza di fiducia nel conflitto armato come soluzione del problema. La rottura dell’IRA era avvenuta esattamente lungo tali direttrici, con gli "Stickies", o l’IRA Ufficiale, che mantennero il programma rivoluzionario, e con i "Provos", o l'IRA Provvisoria, che portarono avanti il programma nazionalista che era incoerentemente cattolico e anticomunista. I repubblicani socialisti formavano ora l’IRA Ufficiale. Ma, sin dall’inizio, sia l’America che il Vaticano furono preoccupati che l’Irlanda cattolica, terra di santi e di studiosi, diventasse improvvisamente rossa. La possibilità, quantunque remota, di un’altra Cuba in Nord Europa non era da prendere alla leggera; e così la maggior parte degli Irlandesi d'America, di destra e di sinistra, fecero grande attenzione agli sviluppi politici del Nord Irlanda. L’OIRA (IRA Ufficiale) dichiarò un cessate il fuoco nel 1972. La NICRA, dal canto suo, fu un movimento fortemente riformista sebbene il CPI (Partito Comunista d´Irlanda), i cui membri erano meno di un centinaio nella metà degli anni Sessanta, poté contare su di una rappresentanza nell´organizzazione. Con la continuazione dei Troubles, la NICRA venne giudicata sempre più di carattere nazionalista e perciò molti protestanti lasciarono i suoi ranghi; ma il movimento era, in realtà, multi sfaccettato e includeva tutte le sfumature di opinione. Si interessava innanzi tutto dei problemi veri e immediati del lavoro e degli alloggi e le sue decisioni erano influenzate profondamente più dal Movimento dei Diritti Civili e dai suoi sviluppi in America che dagli ideali rivoluzionari del proprio Paese. Fu la NICRA che organizzò la fatidica marcia. Dopo il Bloody Sunday, comunque, l'IRA Provvisoria ebbe il sopravvento e la protesta civile sfociò rapidamente in guerra aperta contro le forze dello Stato. Il Bloody Sunday fu il punto più critico della storia dei Troubles. I ranghi dell’IRA si ingrossarono improvvisamente e la popolazione capì che marciare per i propri diritti, per lo meno a Derry, non poteva più essere fatto. I paramilitari, di entrambe le parti, presero le proprie posizioni e la popolazione, dopo aver perso qualsiasi tipo di fiducia nelle forze dell´ordine e nella giustizia, si rivolse a loro per ottenere protezione. Essi acquistarono il ruolo di mantenimento dell’ordine in tutti i paesi e le città e venivano richiamati regolarmente dalla popolazione per risolvere perfino diverbi familiari e domestici. Le cose non sarebbero state più cosi dal quel giorno in poi. I paramilitari, una volta assaporato il gusto del potere, non erano più in grado di cedere i propri privilegi facilmente e i traffici illeciti iniziarono a prosperare tra i paramilitari di entrambe le parti. Quando la guerra finì nel 1998, molti di loro ripiegarono verso la criminalità organizzata e furono coinvolti nei commerci illegali di droga a Belfast e Dublino. Si potrebbe dire che i Troubles crearono una sorta di Mafia Verde. Il murale "Bloody Sunday" rappresenta il destino della campagna per i diritti civili. Esso mostra la morte di Jackie Duddy. Importanza particolare riveste nell'immagine anche l’ex Vescovo Edward Daly, che fu una delle figure chiave in quel fatidico giorno in cui quattordici Bodgsider persero la vita. Secondo la testimonianza data durante l’inchiesta sul Bloody Sunday, condotta dapprima a Coleraine, poi a Derry e più tardi a Londra, fu dichiarato che Jack Duddy venne colpito da un singolo proiettile che lo trapassò nella parte superiore del petto da destra a sinistra e leggermente in avanti. Quattro testimoni, Edward Daly, allora prete cattolico, Mrs Bonner, Mrs Duffy e Mr Tucker, dichiararono tutti che Duddy era disarmato nel momento in cui gli spararono e che stava scappando dai soldati. Tre di questi testimoni dichiararono di aver visto un soldato prenderlo volutamente di mira mentre Duddy fuggiva attraverso il cortile dei Rossville Flats. Lord Widgery concluse che egli venne colpito da un proiettile indirizzato a qualcun altro. Jack Duddy fu probabilmente la prima persona ad essere uccisa in quel giorno. Due milioni di sterline e un decennio dopo, alla fine del 2008, il comitato che ha cessato le investigazioni nel 2005, doveva ancora rilasciare il verdetto. Il Bloody Sunday segnò effettivamente la fine dell´uso delle manifestazioni di massa in strada per ottenere i diritti civili a Derry e altrove e polarizzò la comunità, portando molti giovani ad abbracciare il repubblicanesimo. Anche questo murale è dipinto in bianco e nero ed è basato su un fotomontaggio tratto da uno spezzone di un filmato. Lo striscione macchiato di sangue sopra il quale si staglia in piedi la figura del soldato dice molto sul prezzo che il popolo paga ovunque per i propri diritti democratici, specie nei luoghi in cui regnano la tirannia e l´oppressione. In termini di spazio mediatico, esso è secondo solo al Petrol Bomber come cronaca di un evento specifico che ha avuto ripercussioni gravissime in Irlanda e altrove e che continua a vivere nella memoria collettiva delle persone. È un evento che costò molte più vite e ha determinato il destino di migliaia di persone.
"Quello che ricordo di più riguardo a questo murale, è il fatto di averci lavorato fino a notte fonda e che la gente del posto, vedendo la situazione, arrivava portandoci le luci in modo che potessimo continuare a lavorare nell'oscurità." (Kevin)

Motorman


A seguito del brutale omicidio del Ranger Best da parte dell'Official IRA e le proteste che seguirono, il 29 maggio 1972 fu annunciato un cessate il fuoco. Il 31 luglio, alle 4 del mattino, un massiccio contingente di truppe britanniche, supportate da carri armati e auto blindate, prese d'assalto le barricate nel Bogside e a Creggan. L'"Operazione Motorman", come fu chiamata, coinvolse migliaia di soldati, veicoli blindati, carri armati Centurion e bulldozer. L'obiettivo era di riportare le aree no-go (aree proibite) del Bogside e Creggan sotto il controllo dello Stato. Era la più grande mobilitazione di truppe in Irlanda dopo la Seconda Guerra Mondiale. L'atteso scontro con l'IRA non si verificò perché i volontari erano già fuggiti oltre il confine. Pochi minuti prima dell'invasione le sirene erano suonate per tutta la Free Derry per avvertire i cittadini. Daniel Hegarty, di quindici anni, desideroso di vedere lo spettacolo come la maggior parte dei ragazzi, lasciò la sua casa di Swilly Garden, a Creggan, per non tornarvi mai più. L'esercito britannico dichiarò che era un terrorista. Il diciannovenne Seamus Bradley, un altro deceduto, era quasi certamente disarmato al momento della sua uccisione e "morì per le ferite" in circostanze molto sospette. Nelle sue memorie, l'allora Primo Ministro britannico Edward Heath rivelò che aveva ordinato alla flotta alla foce del Foyle di bombardare Derry nel caso in cui le truppe avessero incontrato resistenza. Aveva anche ordinato agli aerei della RAF (l'aviazione britannica) di tenersi pronti. Era preparato a usare anche quelli, incurante del numero inevitabile e incredibile di morti che avrebbero causato. Una pazzia di tali proporzioni è incomprensibile. Fa sorgere domande su quale mentalità doveva essere diffusa prima del disastro del Bloody Sunday se misure come questa furono prese in considerazione così presto. L'operazione iniziò nel primo mattino del 31 luglio 1972 per riprendere le aree no-go create a Belfast e a Derry. L'operazione impegnò quasi ventiduemila soldati, ventisette battaglioni di fanteria e due battaglioni corazzati aiutati da 5300 uomini dell'Ulster Defence Regiment (patrocinato dall'esercito, quasi interamente un "esercito dei cittadini", protestante e di parte) e diversi carri armati Centurion. Questi furono gli unici carri armati pesanti inviati dall'esercito britannico in Irlanda del Nord durante i Troubles. L'esercito britannico, come aveva fatto spesso nei Paesi occupati, impiegò un'offensiva enorme per piegare qualsiasi resistenza. La Provisional IRA non si impegnò a combattere una battaglia persa in partenza. Alla fine della giornata le zone proibite in Irlanda del Nord non esistevano più. Trentacinque anni più tardi, nell'agosto 2007, il Ministro della Difesa si scusò per la definizione di terrorista data dall’esercito a Daniel Hegarty. Ammise che "Daniel era innocente e la definizione di terrorista era inesatta". Il noto membro dell'IRA Seamus Bradley, a cui spararono poco dopo nella stessa area di Creggan, morì dissanguato mentre era sotto la custodia dei militari britannici. L'Operazione Motorman diede lo spunto, poco dopo, ai bombardamenti di Claudy, in cui morirono nove persone, di cui sei all'istante. L'Operazione Motorman portò anche all'arresto di molte persone che furono internate nei campi di prigionia. Il Minister of State dell'Irlanda del Nord David Howell (1972-74) disse sull'Operazione Motorman: "Da quel giorno la situazione della sicurezza in Irlanda del Nord è migliorata. Le prove sono la forte diminuzione del numero di sparatorie e attentati dinamitardi; il crescente numero di arresti di noti ufficiali della Provisional IRA, di cui più di centocinquanta sono stati arrestati dopo l'Operazione Motorman; e i grandi ritrovamenti di armi da fuoco, munizioni ed esplosivi da parte delle forze di sicurezza. Le forze di sicurezza continueranno le loro operazioni contro il terrorismo finché non finirà la violenza." [Hansard, vol. 842, c. 31-42]. La violenza continuò per altri ventisei anni. Quando si trattò di dipingere questo evento, Tom, Kevin e William discussero lungamente su come avrebbero potuto semplificare una parte della loro storia complessa e molto dettagliata. Tra le infinite immagini possibili dovevano sceglierne una. La procedura è descritta bene in una pagina di diario di William datata 28 giugno 2001. "Trimble...è la grande novità. Ha solo pochi giorni per presentare le dimissioni se l'IRA non comincia il disarmo, cosa che...non hanno intenzione di fare...oggi ci siamo incontrati per discutere di cosa avremmo dipinto sui muri rimanenti. Kevin è dovuto andar via alle 14 perché doveva badare ai bambini. Ma prima siamo riusciti a misurare il primo muro. È 6 metri per 8. Le sbarre sono troppo vicine al muro e ciò significa che dovremo arrampicarci da fuori...poi siamo andati sulle mura della città. Da lì abbiamo potuto vedere la situazione. I tre muri più importanti sono tutti in fila. Uno è ad angolo retto con il nostro murale 'Hunger Strike'. Sarebbe bello se potessimo fare qualcosa che lo valorizzi. Ma l'interesse principale è per gli altri due. Uno di essi è di fronte ai muri, mentre l'altro è all'opposto. Pensiamo che quest'ultimo possa prestarsi all'immagine che abbiamo di un uomo che lancia una pietra affrontando l'offensiva dell'esercito, più o meno come in Piazza Tienanmen quando lo studente affrontò il carro armato. Sul resto del muro è situata la nostra impalcatura. È di fronte ai muri. La nostra idea è di fare un montaggio. L'elemento centrale sarà un soldato che sfonda una porta con un martello, l'immagine perfetta per il Motorman...finora tutto bene. Le previsioni del tempo dicono che nel fine settimana sarà brutto tempo. Se riusciremo a mettere il bozzetto sul muro entro domenica non ci lamenteremo. Squaring up il muro e dipingerci sopra l'immagine è la parte difficile." Più tardi, divenne chiaro che il soldato era abbastanza. Il posizionamento dell'immagine avrebbe determinato la sua potenza. Volevano che il murale potesse essere visto dalla maggior distanza possibile e le mura della città erano il miglior punto d'osservazione.
"Il mio ricordo di questo murale è che quello che doveva essere un progetto di tre settimane diventò un lavoro di sei settimane a causa dei continui acquazzoni...ma abbiamo riso un sacco!" (Tom)